Servizi sociali: ancora minori strappati agli affetti familiari

Si fa sempre più lungo l’elenco dei minori che vengono strappati ai loro genitori per futili motivi. Come tante altre, ha avuto dell’incredibile la storia della famiglia Deambrosis, ancora più incredulo rimango, di fronte al recente provvedimento della procura, deciso ed eseguito dai carabinieri, per conto degli assistenti sociali. 

Servizi sociali: ancora minori strappati agli affetti familiari

Tre bambini sono stati sottratti agli affetti familiari, dal loro ambiente, dai loro giochi;  dai servizi sociali. Il motivo? “La casa era sporca e in disordine”.

Siamo alle solite dunque, ancora l’ennesimo caso dove il potere degli assistenti sociali sembra non fare sconti alle famiglie italiane.

È successo a Sabrina Saccomanno e suo marito Andrea Barlocco. La Saccomanno ha presenziato per un periodo di tempo come ex corteggiatrice nel programma Uomini e Donne condotto egregiamente da Maria De Filippi.

La coppia si è rivolta a “Le Iene”, dopo che i loro figli di 13 anni, 21 mesi e 6 mesi, sono stati portati via dalle forze dell’ordine un mese fa e assegnati in affido ad altre persone, con modalità inusuali, ovvero senza un preventivo colloquio a sostegno. Ignorate le testimonianze positive di persone come il parroco o l’allenatore di calcio del 13enne, né si è provato a dare sostegno alla famiglia prima del trasferimento dei minori, come da prassi.

Sonia Gaiolo, avvocato della coppia, ha affermato “Una procedura estrema che ottiene il contrario del benessere del minore”.

Nessuno sguardo viene rivolto dai servizi sociali alle famiglie di cittadini stranieri: “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”. Viviamo con lo straniero della porta accanto, dove più famiglie vivono in un solo appartamento non in disordine, ma sudicio e puzzolente, con all’interno un numero imprecisato di minori. Per non parlare dei rom e sinti, dove i minori vivono in roulotte o peggio, in campi che sembrano discariche a cielo aperto, dove gli stessi minori vengono “sfruttati/usati” dalle “madri” per attirare l’attenzione, intente a chiedere elemosine. Ma forse, per fare ingresso e controllare questi posti ci vuole un’autorizzazione di un procuratore, un mandato, che non andrebbe a buon fine… loro possono, fa parte dei loro usi e costumi. Anche le forze dell’ordine, di iniziativa, non possono entrare, “commetterebbero il reato di violazione di domicilio”, nei loro confronti.

Credo si debba investigare più a fondo, troppi sono i casi in cui i minori vengono sottratti ai loro genitori per motivi apparentemente abietti o futili. A parte, si fa per dire, il business da un miliardo all’anno delle case famiglia, non potrei sopportare di trovarmi di fronte a un nuovo caso, simile al “Forteto”.  (Video)

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@robylfalco

 

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Pubblicato da Roby

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