Tunisini in rivolta. lampedusani: "Dovete andare via BASTARDI"; e cercano di linciarli

Vergogna dei mass-media: questo articolo risale al 2011, purtroppo oggi tutto questo a Lampedusa accade tutti i giorni o quasi, nessuna notizia viene divulgata ai Tg di Stato.
Si guardano bene ad andare contro il potere politico del Padrone. Mentre, ci informano che durante le notti ci sono stati altri “salvataggi” di “naufraghi clandestini che sono stati fatti sbarcare sulle nostre coste siciliane, nessuna notizia viene data sulle rivolte degli immigrati “ospiti” e sugli scontri tra lampedusani, tunisini e forze dell’ordine.
 
 
 

21.09.2011 – 00:15 – Sale la tensione tra immigrati e cittadini a Lampedusa. Un gruppo di tunisini ha rubato dal centro di accoglienza alcune bombole di gas e le ha portate nei pressi di una pompa di benzina al porto vecchio, minacciando di farle saltare in aria. E’ stato necessario l’intervento di polizia e carabinieri per disperdere la folla inferocita, che ha tentato di linciare gli immigrati. Per le strade dell’isola è caccia al tunisino. Dieci i feriti.

Dal ministero degli Interni: “Entro 48 ore clandestini via”
Entro le prossime 48 ore tutti i clandestini presenti a Lampedusa saranno trasferiti per essere poi rimpatriati. Lo assicura il Sottosegretario all’Interno con delega all’immigrazione e asilo, Sonia Viale. “Gli atti vandalici e le rivolte poste in essere dai cittadini tunisini a Lampedusa nascono dalla loro consapevolezza di essere rimpatriati. Tali episodi di inaccettabile violenza non modificano il piano dei rimpatri, che prosegue e non subirà allentamenti”, ha aggiunto.

Quasi tutti i tunisini sono rientrati nel centro

Sono rientrati nel centro accoglienza di Lampedusa quasi tutti i tunisini. Gli immigrati, spiegano alcuni agenti, sono rientrati nel Cpa di loro iniziativa, probabilmente preoccupati anche dall’ostilità di molti lampedusani.

Medici senza frontiere: grave la situazione igienica
I Medici senza frontiere hanno dato la loro assistenza nelle operazioni di soccorso di queste ore e denuncia una situazione igienica preoccupante. L’incendio nel Cpa di Lampedusa, dicono, si è sviluppato nella zona chiusa dle centro, dove gli immigrati sono trattenuti da giorni, sperimentando restrizioni all’accesso di servizi di base come l’assistenza sanitaria e legale. Medici senza frontiere, che più volte ha denunciato le inadeguate condizioni igieniche e di accoglienza dei centri, soprattutto in situazione di sovraffollamento, esprime “preoccupazione per la sicurezza di soggetti vulnerabili quali donne incinte e persone disabili che dovrebbero essere ospitate in strutture adeguate”.

Caccia al tunisino per le strade dell’isola
Ronde di lampedusani vanno in giro per l’isola a caccia di tunisini, dopo gli scontri di stamattina. La tensione per le strade è alta, mentre i turisti prendono il sole nelle spiagge. Un lampedusano ha preso a calci un tunisino in fondo a via Roma, sotto gli occhi della polizia in tenuta antisommossa che è subito intervenuta, caricando l’immigrato nel furgone di Lampedusa accoglienza.

Tunisini minacciati di linciaggio
La Guardia di finanza ha caricato su un furgone i sei tunisini rimasti bloccati nel distributore di benzina dove avevano minacciato di fare esplodere delle bombole di gas e dove è avvenuto lo scontro a lanci di pietre con alcuni abitanti dell’isola. I lampedusani hanno anche tentato di linciare gli immigrati. Nella pompa di benzina la tensione rimane alta, la gente inveisce contro i giornalisti costringendoli ad allontanarsi.

Almeno una decina i feriti
Finora ci sono almeno una decina di feriti negli scontri di Lampedusa. Tra loro finanzieri, poliziotti e soprattutto tunisini, come spiega il responsabile sanitario Pietro Bartolo: “Sono in tutto una decina. Nessuno è in gravi condizioni, tranne un tunisino che ha riportato un trauma facciale a altri in diverse parti del corpo. E’ lucido e con le cure adeguate si riprenderà”. L’uomo è stato trasferito in elicottero in un ospedale di Palermo.

In salvo i tunisini disabili
“In una situazione che è diventata ormai estremamente pericolosa per tutti, l’Oim e le altre organizzazioni umanitarie a Lampedusa sono riuscite a mettere al sicuro un piccolo gruppo di immigrati disabili ospitati nel centro”. Parola di Flavio Di Giacomo, responsabile comunicazione dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Nella struttura c’erano otto tra paraplegici, sordomuti, che ieri erano stati aiutati a scappare. I disabili sono stati portati nella base Loran, dove al momento la situazione è tranquilla.

Turco: “Governo faccia qualcosa”
“La situazione dopo la rivolta di ieri nel centro di accoglienza di Lampedusa e i violenti scontri che oggi si stanno verificando in diverse zone della città tra tunisini e polizia, desta enorme preoccupazione. La situazione è divenuta esplosiva perché il governo fa tutto meno che svolgere i propri compiti”. Lo scrive in una nota Livia Turco, presidente forum Immigrazione del Partito Democratico secondo cui “le rassicurazioni date giorni fa al sindaco De Rubeis dal ministro Maroni, al fine di riportare alla normalità la situazione nel centro di accoglienza, si sono, come visto ieri, rivelate infondate”.

Gravi scontri tra forze dell’ordine e immigrati
Scontro fra le forze dell’ordine in assetto antisommossa e gli immigrati che erano ospiti del centro di prima accoglienza dell’isola, dove ieri è scoppiato un incendio. Dalla struttura in muratura vicino alla pompa di benzina dell’isola si vedono gli immigrati che vengono presi a manganellate dagli agenti e che cadono da circa 3 metri di altezza.

Sindacato polizia: “Delittuosa superficialità del governo”

“Il dramma che si sta consumando in queste ore a Lampedusa, con lo scoppio di una vera e propria guerra che sta gettando nel terrore i cittadini dell’isola, è l’ennesima prova dell’incapacità del governo di affrontare in maniera seria ed efficace il problema dell’immigrazione”. Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia. “L’immobilismo, la negligenza, l’improvvisazione, la superficialità con cui si tratta il problema della permanenza degli immigrati nei centri di accoglienza – prosegue Maccari – assume caratteri delittuosi. Fa troppo comodo, forse, mantenere una costante situazione di emergenza dietro la quale si nasconde un business dai fatturati stratosferici”.

“Se ci scapperà il morto, – conclude Maccari – sappiano quei politici che oggi dormono o stanno a guardare, che non accetteremo lacrime istituzionali o inutile solidarietà. Tutelino oggi l’incolumità degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine, ponendo finalmente fine a questo scandalo che rappresenta l’ennesima vergogna dell’Italia agli occhi del mondo”.

  
 
Lampedusani aggrediscono un tunisino.
Due giovani hanno avvicinato un tunisino e lo hanno picchiato. Immediatamente sono intervenuti i poliziotti e i finanzieri che si trovavano nei pressi e hanno fatto da scudo all’immigrato. “Ve ne dovete andare, bastardi – gridano i lampedusani ai tunisini – avete rovinato un’isola. Non vi vogliamo più'”. Intanto il gruppo di tunisini che aveva rubato le bombole di gas è ancora sorvegliato a vista preso il distributore di benzina per evitare che i lampedusani li possano aggredire. Alcuni di loro hanno delle ferite al volto.
 

Pubblicato da Roby

Su "The Nest" trovate notizie reali di cronaca, politica, economia, società, curiosità e altro ancora... Sono uno di voi, una persona a cui piace divulgare varie notizie di interesse comune e lo faccio per passione. La veridicità delle notizie prima della redazione viene verificata attraverso fonti certe di informazione e indagini personali. Qualsiasi violazione il lettore dovesse riscontrare è pregato di avvisarmi via mail e provvederò immediatamente a porre i necessari rimedi. Questo blog non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. - Copyright © 2013 The Nest - By Roby - All Rights Reserved.

2 Risposte a “Tunisini in rivolta. lampedusani: "Dovete andare via BASTARDI"; e cercano di linciarli”

I commenti sono chiusi.