Italiani caduti nella “rete” ma a bordo di auto blu..

Anche Renzi è rimasto allibito e si è lasciato andare in una grande risata, come vediamo nell’immagine. Mediamente i prezzi sono più alti di un quarto di quelli medi dell’usato. Ma vuoi mettere il brivido di sedersi alla guida di una macchina dove sono stati scarrozzati i nostri politicanti?. Chiamatelo sfizio, probabile idiozia tutta italiana, oppure, voglia di possedere un pezzetto di storia corrotta, concussa e collusa.

Italiani caduti nella "rete" ma a bordo di auto blu..

Che volpe questo Matteo, in quanto a slogan ci sa proprio fare, ha predisposto un negozio online per vendere dei catorci al «miglior pollo offerente». E chi meglio degli italiani, per cadere “nella rete”?

Quindi, gli italiani fanno a gara per aggiudicarsi le vetture dove hanno appoggiato il lato “B” i nostri politici, lo stesso lato, che con grande carattere oratorio, usano per governare il Bel Paese.

Dovrebbe essere chiaro a tutti che è un’operazione di pura immagine, ma nonostante ciò, in molti sono disposti a spendere molto di più del valore di mercato, magari, per vantarsi di guidare un’auto che fino poco tempo prima, apparteneva ed era riservata rispettivamente, ai Palazzi ed ai suoi poltroni.

Chi compra queste auto invece, non è esattamente un gran volpino. Non tutti sanno che sono auto sfruttatissime; che non vengono guidate dagli stessi autisti; che spesso hanno raggiunto delle velocità in ripresa e alla lunga, tali da portare il motore di quelle vetture, al collasso; hanno in media dai 150.000 km in su. Ovvero, anziché rottamarle, attraverso lo slogan «venghino signori venghino, l’asta è aperta», Renzi ha ben sperato che i fresconi di turno cadessero nel suo calappio.

Eppure gli italiani detestano i politici,  li hanno classificati come bugiardi, buffoni, ladroni, corrotti..[…].  Ma è incredulo il loro comportamento. Nell’era dei tagli, della caccia al politico e della spending review, le cosiddette autoblu vanno a ruba e si scapicollano per comprarne almeno una, dove sono state svaccate le terga della “casta”.

Lo stesso premier Renzi lo ha ammesso: «è un’asta demagogica» – ha detto – quella delle vetture ministeriali che è stata presa d’assalto. Lo stesso Sigismund Schlomo Freud, oggi, si sarebbe messo le mani in testa e sarebbe rimasto sconvolto dal fatto di non riuscire a capire quali sono i neuroni malati che attraversano la mente degli italiani.

Viene da pensare che qualcuno godrà, all’atto in cui presumerà di sedersi sul sedile dove ebbe a scaldarlo il tergo della Kynge, o meglio ancora se quello della Boldrini; chissà.

@robylfalco 

 

Pubblicato da Roby

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