Come per tutti gli altri ostaggi condannati a morte dal boia jihadista, anche il giornalista Kenji Goto, indossava un saio arancione.
Il 19 gennaio, l’Isis, con un video sul web minaccia di uccidere due ostaggi giapponesi se non verrà pagato un riscatto di 200 milioni di dollari entro le 72 ore successive. Nel video, ritenuto autentico dagli investigatori di Tokyo, si vedono i due ostaggi sotto minacciaarmata, i loro nomi, Kenji Goto Jogo e Haruna Yukawa.
Il premier giapponese Shinzo Abe dichiarò: “minaccia imperdonabile”, nei loro confronti “provo profondo risentimento e chiedo il rilascio immediato degli ostaggi”, nessun riscatto ha inteso pagare, nessun finanziamento al terrorismo.
Pochi giorni or sono, il 25 gennaio, l’Isis decapita uno dei due ostaggi giapponesi, Haruna Yukawa, a diffondere la notizia è l’Intelligence Group “Site”, secondo il quale è stato pubblicato un video, dove il secondo ostaggio ancora vivo, Kenji Goto Jogo, mostra l’immagine dell’esecuzione del connazionale, implora per la sua vita e diffonde le nuove richieste degli estremisti jihadisti.
Per la liberazione di Kenji, i terroristi dell’Isis avevano chiesto il rilascio della terrorista Sajida Rishawi, in carcere in Giordania. Il governo di Amman si è reso disponibile alla trattativa, ma chiedeva la prova di esistenza in vita del loro connazionale nelle mani dei terroristi, il pilota Muath al-Kaseasbeh, e la sua liberazione. In seguito a queste richieste, tutto è taciuto.. Fine trattativa.
Ieri, 31 gennaio, l’Isis ha diffuso un novo video, la decapitazione dell’altro ostaggio giapponese, il reporter Kenji Goto. Il boia si rivolge al mondo e non solo al governo giapponese: “Voi, insieme ai vostri stupidi alleati non avete capito che siamo assetati del vostro sangue”.
Le minacce del boia mentre brandisce il coltello sull’ostaggio, ancora in vita- “Voi giapponesi, come i vostri stupidi alleati nella coalizione satanica, dovete ancora capire che noi, per grazia di Allah, siamo un califfato islamico con autorità e potere, un intero esercito assetato del vostro sangue”. “Abe – rivolgendosi al primo ministro giapponese – data la tua spericolata decisione di partecipare ad una guerra che non potete vincere, questo coltello non solo sgozzerà Kenji, ma continuerà la sua opera e causerà carneficine ovunque la vostra gente si troverà. L’incubo per il Giappone è incominciato”.
Del pilota giordano, nessuna notizia!