Con le ultime dichiarazioni, si è proprio superata la ministra della Camera Laura Boldrini, che tradotte, invitano la Nazione a offrire servizi di lusso ai clandestini, così come vengono offerte ai turisti.
Davvero una dura lotta di potere quella di Laura Boldrini. L’amante incondizionata dello straniero in genere e dei migranti clandestini, colei che incontra nel palazzo le delegazioni degli stranieri, ma non degli italiani in difficoltà.
Verrebbe da “sorridere” di fronte a tali dichiarazioni razziste verso gli italiani che stanno attraversando dei brutti periodi di crisi, se queste, fossero state pronunziate da un qualsiasi idiota, ma a pronunziarle, oggi, è stata la Onorevole Presidente della Camera Laura Boldrini, non una idiota qualsiasi, ma una Onorevolissima rappresentante dello Stato italiano.
In parole comuni, Laura Boldrini ha chiesto che, come i turisti, quando giungono in Italia, usufruiscono dei migliori servizi e alberghi, allo stesso modo, i migranti dovrebbero usufruire dei medesimi servizi. Ma come si può paragonare il turista, ad un migrante clandestino? Il turista, come privato, giunge in Italia e paga profumatamente il servizio che riceve da un altro ente privato. Lo straniero, spesso giunge in Italia da clandestino e deve essere mantenuto dallo stato (attraverso le nostre tasse) con vitto, alloggio, servizi vari compreso il vestiario, nonché i vizietti personali, come sigarette, schede telefoniche e altro.
“Non possiamo, senza una insopportabile contraddizione, offrire servizi di lusso ai turisti affluenti e poi trattare in modo, a volte inaccettabile, i migranti che giungono in Italia dalle parti meno fortunate del mondo, spesso in condizioni disperate“.
Queste le illuminate dichiarazioni della presidente Boldrini, questa volta si è veramente superata. Chissà, magari in una sua futura dichiarazione, udiremo che, non è giusto che la “mensa” del Palazzo sia usufruita dai soli onorevoli parlamentari, ma anche da tutti i migranti che ne vogliono fare uso. Perché tutti in Italia devono avere lo stesso trattamento, tranne gli italiani.