Berlusconi – Napolitano Giallo risolto sulla richiesta di grazia |
Giorgio Napolitano Silvio Berlusconi |
“Il problema della grazia non si pone. Berlusconi chiederà la revisione del processo Mediaset, dato che sono in arrivo nuovi elementi dagli Stati Uniti”, annuncia ad Affari, Gianfranco Rotondi, deputato del Pdl ed ex ministro.
Quanto alla richiesta di grazia al Presidente, trova conferma presso fonti vicinissime al Cavaliere la notizia pubblicata da Affaritakiani secondo la quale nei giorni scorsi l’ex premier avrebbe sondato il Colle, attraverso il pontiere Gianni Letta e su forte input di Angelino Alfano, ma la risposta del Capo dello Stato sarebbe stata negativa rispetto alla concessione dell’atto di clemenza.
Napolitano – spiegano le stesse fonti – avrebbe utilizzato motivazioni sia giuridiche sia politiche per spiegare il NO. Prima di tutto non ritiene possibile concedere la grazia a un pregiudicato con altri procedimenti aperti (condannato in primo grado a 7 anni a Milano nel processo Ruby per concussione e favoreggiamento della prostituzione; rinviato a giudizio a Napoli per la compravendita di senatori; in attesa della decisione sul rinvio a Bari per l’inchiesta Tarantini-escort).
Non solo. Politicamente, il Presidente avrebbe spiegato a Gianni Letta la difficoltà nel procedere con una decisione che subirebbe fortissime critiche da parte della maggioranza delle forze parlamentari. Il M5S parla apertamente addirittura di impeachment, il Pd e Sel sono fortemente contrari e pronti ad alzare la voce… tutti elementi che avrebbero ulteriormente convinto Napolitano a respingere l’ipotesi di grazia.
“Hanno costruito un caso sul nulla”. Così Marcello Dell’Utri, contattato telefonicamente, ritorna sulle dichiarazioni rese ieri a ‘Virus’. “Io – spiega – mi sono limitato a commentare” cose già risapute, aggiunge riferendosi al fatto che i figli di Silvio Berlusconi sono favorevoli alla richiesta di grazia per il padre.
Cosa è accaduto in realtà tra Berlusconi e Napolitano?
Giallo risolto. L’ex senatore Marcello Dell’Utri ha annunciato la presentazione della domanda di grazia da parte dei figli di Silvio Berlusconi a Giorgio Napolitano.
Immediatamente è arrivata la smentita dell’avvocato Ghedini e di ambienti del Colle.
Quindi? Che cosa è successo veramente? Semplice. Esattamente quello che è stato pubblicato giovedì, 07 novembre 213.
Il Cavaliere, spinto dai figli e da Angelino Alfano, ha incaricato Gianni Letta di sondare il terreno presso il Quirinale e di capire nel caso in cui fosse stata presentata ufficialmente la domanda di grazia, quale sarebbe stata la risposta del Capo dello Stato.
Da qui l’uscita di Dell’Utri. Ma non è stato un atto formale, perciò sono arrivate le smentite a stretto giro di posta di Ghedini e del Quirinale.
Napolitano ha spiegato che per motivi giudiziari e per motivi politici, l’atto di clemenza non poteva essere concesso.
Non solo. La domanda sarebbe comunque arrivata troppo tardi. Ed ecco perché nel libro di Vespa Berlusconi diceva “c’è ancora tempo”. Ed ecco perché l’ex premier, saputo del no del Presidente, ha accelerato su Forza Italia andando alla rottura con le colombe del Popolo della Libertà.
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