Per fortuna l’Italia non è in mano ad un idiota qualsiasi

L’inettezza reiterata delle eccelse menti del potere politico-finanziario italiano, faranno sì che l’Italia sprofondi negli abissi più bui, tanto da divenire la lustrascarpe d’Europa. Non sono riusciti i geni Montiani, ne la massoneria Lettiana e tantomeno riusciranno a convincerci le bugiarderie Renziane; il nostro paese è in default e ne usciremo solo se l’Italia viene immediatamente liberata dalla schiavitù dell’euro, dal debito pubblico generato dalle banche, dalla globalizzazione della finanza speculativa.

Per fortuna l’Italia non è in mano ad un idiota qualsiasi

Il debito pubblico è volato al record storico. A mettere nero su bianco sulla situazione dei conti pubblici italiani è l’Istat che ha anche rivisto al -2,5% il dato sul Pil 2012. L’ultima stima del Governo prevedeva, per il 2013, una contrazione dell’1,7%. Ai prezzi di mercato il Prodotto interno lordo lo scorso anno ò risultato pari a 1.560.024 milioni di euro, con una riduzione dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Lo stock del debito pubblico ha raggiunto il top dall’inizio delle serie storiche confrontabili nel 1990, al 132,6% del Pil nel 2013.

Quindi, no all’euro, no all’austerità, no al Fiscal Compact, no al Mes, no al Patto di stabilità, no al Pareggio di bilancio iscritto nella Costituzione, che ci costringono a sottrarre annualmente 75 miliardi di euro dal fabbisogno interno per corrispondere a dei parametri relativi al rapporto deficit-Pil e debito-Pil, nonché al pareggio di bilancio.

Per superare questa crisi strutturale della finanza e dell’economia globalizzata l’Italia dovrebbe riappropriarsi della sovranità monetaria e uscire dalla speculazione dei titoli derivati, per cui, unica soluzione è l’uscita dall’euro. Solo se lo Stato italiano potrà emettere moneta a credito, potrà liberarsi dalla follia suicida che oggi gli impone di contrarre sempre più nuovi debiti per ripianare i debiti, tramite l’emissione di titoli di Stato a debito, ovvero, l’unica opzione consentita allo Stato per disporre della moneta. Ed è così che l’Italia si sottomette sempre di più alla dittatura delle banche che si sono attribuite il monopolio dell’emissione della moneta e detengono il 75% del debito pubblico italiano che ammonta a circa 2 mila miliardi di euro.

E’ tragico pensare che geni egocentrici e servi della finanza europea come quelli susseguitisi, possano tirarci fuori da un prossimo prevedibile crack, e Renzi fallirà come i suoi predecessori o come potrebbe fallire un qualsiasi idiota.

Un idiota e inetto qualsiasi infatti, se non dovesse tirar furi L’Italia dall’Euro,  dovrà tassarci a morte e per sempre, aumentare l’Iva, le Accise, la Trise la Tasi, l’Irpef,  rimettere l’Imu sulla prima casa. Dovrà mentire agli italiani, fingendo col gioco delle tre carte di spostare fondi e investimenti essenziali da un luogo ad un altro per poi perderli per ripianare solo in parte gli interessi debitori. Dovrà rispettare il pareggio di bilancio imposto dall’Euro-Merkel, che non fa altro che peggiorare la situazione già agli stremi, ovvero: ulteriore tassazione, impossibilità di investire per le aziende e tagli alla spesa. A tutto questo farà seguito la continua perdita di posti di lavoro, salari, pensioni, modernizzazione del paese, sanità, risparmi privati, piano industriale, risanamento bancario, crescita del Pil, ecc.

Ma Renzi è Renzi, non un idiota e inetto qualsiasi.

Pubblicato da Roby

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