Marò: dopo l’ennesima sberla, l’Italia chiede l’arbitrato



Un assurdo e squallido ritardo decisionale da parte della Farnesina, ma finalmente cari amici, oggi è arrivata l’ora della sveglia! Dopo non pochi sforzi dei partiti e movimenti di destra in Parlamento, è stata presa la decisione e attivato l’arbitrato internazionale.

Marò: dopo l’ennesima sberla, l’Italia chiede l'arbitrato

Era ora, i nostri fucilieri sono nelle mani dei giudici internazionali. “Meglio tardi che mai.!”

Ma ci voleva l’ennesimo schiaffo rivolto verso il governo e tutti gli italiani, a destare i dormienti idioti e nullafacenti politicanti? SI, ci voleva, finalmente hanno capito che il governo indiano li sta letteralmente prendendo per il culo, infatti, dopo che La Corte Suprema di New Delhi ha spostato per l’ennesima volta l’udienza dei marò, dal 7 al 14 luglio, si sono resi conto della beffa: il 14 luglio, guarda caso, è la vigilia della scadenza dell’ultimo permesso concesso a Latorre per la riabilitazione in Italia.

Tre anni di bugie, di falsità, di lassismo e menefreghismo governativo. Prima Monti, poi Letta, ora Renzi, tanto quanto i ministri degli esteri e della difesa susseguitisi, tutti ad arrampicarsi sui vetri mentre gli indiani trafficavano inquinando le prove e costruendo prove false mai provate ed ora, proprio in quello Stato, i giudici del massimo tribunale indiano dovrebbero esaminare il ricorso italiano riguardante la giurisdizione della vicenda e l’eventuale utilizzo della polizia investigativa Nia? E tutto questo amici lettori, senza avere ancora redatto a carico dei nostri fucilieri, un capo d’accusa.

Il Caso dei nostri fucilieri di marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, visto che gli Indiani hanno fatto gli “indiani”, anche se con forte e disonesto ritardo, da oggi sarà vagliato da giudici internazionali che si dovranno pronunciare in ordine alle richieste del governo italiano, ovvero, chiederà immediatamente l’applicazione di misure che consentano la permanenza di Latorre in Italia e il rientro a casa di Girone.

Fossi io un ministro o parlamentare, come gli attuali e trascorsi, mi vergognerei e mi dimetterei da ogni incarico perché indegno e inetto a servire l’Italia, il popolo italiano e i sui servitori a difesa e sicurezza della Repubblica. Ma loro, non lo faranno, poiché meschini, falsi, corrotti e collusi, continueranno incostituzionalmente a governare e legiferare.

Chissà, se verrà quel giorno in cui dovranno dare conto dei loro crimini.!

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* News dal web | The Nest | 26 giugno 2015 | * l’immagine di copertina a mero titolo esplicativo è tratta dal web e non risulta soggetta a copyright © | * Se immagini o nomi inseriti nell’articolo violano la privacy, contattare il titolare del Blog | Qui |

 

Pubblicato da Roby

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