Ennesimo caso di malagiustizia, lui è Imed Khannoussi, durante un’operazione antidroga ferisce due carabinieri e il giudice lo scarcera..
E’ accaduto a Padova giovedì u.s.. Sono le 22.30 circa, uomini dell’Arma si trovano in zona Stanga per una operazione antidroga, Imed Khannoussi, 35 anni, libico, cade nella trappola e tenta di vendere della cocaina a due carabinieri in borghese.
L’operazione sta per concludersi, quando lo spacciatore allunga la mano scattano immediatamente le manette a un polso, ma l’uomo reagisce, con l’altra mano tira fuori un coltello, ne nasce una specie di colluttazione e ferisce i due carabinieri.
Placato e ammanettato, lo spacciatore viene arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, (magari ci stava anche il tentato omicidio), e poi condotto presso il carcere “Due Palazzi”.
L’arresto, viene identificato per Imed Khannoussi, 35 anni, libico, spacciatore, senza fissa dimora, con quattro espulsioni alle spalle mai ottemperate e con svariati precedenti penali, dalla rapina, allo spaccio, alla violenza, il tutto condito da numerosi alias.
Uno dei carabinieri ha riportato un taglio su una mano, che lo ha costretto a dieci punti di sutura e una prognosi di venti giorni. L’altro “se l’è cavata” con una ferita alla gamba e quindici giorni di prognosi.
Per i reati ascritti a carico dello spacciatore, l’A.G. ha convalidato l’arresto.
Il giorno seguente, venerdì, il giudice si reca in carcere per sentire l’arrestato, decide per la sua immediata scarcerazione e lo pone nello status di indagato libero in attesa di giudizio, adottando come unico provvedimento a suo carico, il divieto di dimora nel Comune di Padova.
Quindi, Imed Khannoussi, il 35enne libico, senza fissa dimora, con numerosi precedenti penali e Alias, già più volte espulso senza esito, è libero di circolare liberamente su tutto il Territorio nazionale (tranne a Padova).
I due carabinieri coinvolti, ora dimessi dall’ospedale, non hanno inteso commentano l’accaduto, ma la liberazione del loro aggressore li ha indignati, la decisione del giudice ha scatenato reazioni di rabbia tra tutte le forze dell’ordine e la cittadinanza.