Sconcertante la solidarietà che il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, si è limitato ad esprimere in un articolo di giornale per il corteo che si è tenuto nella capitale nel pomeriggio di ieri a favore dei nostri due Marò.
Mentre la omofoba e vergognosa sfilata politica sexy-hot del Gay Pride, tenutasi sempre a Roma, è stata rappresentata da un folto schieramento composto dal Sindaco in persona e dai Presidenti dei Municipi; al corteo per i Marò, una gloriosa manifestazione apolitica, Marino non c’era e tantomeno altri rappresentanti della politica italiana di sinistra. Questa è una vergogna che non può essere cancellata con un semplice articolo di giornale.
L’Italia dell’onore in piazza per i marò, Marino e la sinistra sono rimasti a casa. Migliaia di cittadini ieri a Roma hanno sfilato in onore dei due marò italiani, prigionieri in India da più di due anni. E’ un duplice sequestro di persona quello di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, eppure, i napoleonici governi italiani autoincoronatisi con l’appoggio di re Giorgio, Monti, Letta e l’attuale governo Renzi; si sono dimostrati privi di serio interesse, o addirittura inetti nei loro interventi. Ma è veramente così, oppure se si toglie il coperchio gli italiani rischiano di scoprire cosa bolle in pentola?
La credibilità di un Paese non la si misura solo in spread, Pil e tasso di corruzione scrive Sallusti sul Giornale.it e continua:
C’è anche l’onore, termine desueto che indica la capacità morale di essere uomini e comunità e se il caso di pagarne il prezzo. C’è gente che per «Onor di Patria» ha donato la vita, e grazie a loro oggi siamo nazione. Ai due marò avevamo chiesto di rischiare la vita per difendere le nostre navi – pezzo di suolo italiano – dal terrorismo piratesco. Sono stati arrestati con l’inganno da un Paese straniero con ancora addosso la divisa e le stellette sono stati trattenuti violando tutte le convenzioni internazionali. Noi non abbiamo la capacità militare di riportarli a casa con la forza, ma se avessimo almeno l’onore non ci limiteremmo a piagnucolare a destra e a manca come abbiamo fatto in tutto questo tempo.
Se bimbo-mix Renzi avesse veramente le palle dovrebbe sfidare il mondo: nessun semestre europeo a guida italiana se prima i marò non tornano a casa. Già, troppo facile per il premier fare il duro con i più deboli cittadini italiani, aumentandogli clamorosamente, deliberatamente e vergognosamente le tasse; ma scappa di fronte ad uno Stato di stupratori, corrotti e falsi come l’India: ma d’altronde tra compagni di merenda ci si intende!
I Palazzi della vergognosa politica di sinistra che hanno approvato, affiancato e sfilato al gay pride, hanno sbattuto la porta in faccia all’Italia e agli italiani che ieri hanno Onorato i nostri due fucilieri della Marina sfilando per le vie di Roma capitale, dove, il sindaco Ignazio Marino, che pure ha sfilato al gay pride, ieri, alla manifestazione anti-politica dei “marò liberi”, non si è visto.
Marò: fotogallery
Roberto Turi – @robylfalco