Premesso che la risale a qualche giorno fa, è giusto pubblicarla perché almeno il popolo della rete sappia, visto che, come ormai è consuetudine per i reati commessi dagli stranieri, i mass media l’hanno accuratamente taciuta.
POZZUOLI – Un giorno di ordinaria amministrazione per i vigili urbani di Pozzuoli si è trasformato in un fuori programma eroico. Una serata tranquilla poteva diventare una tragedia per una famiglia puteolana. Una donna di origine slava, di 34 anni, si è avvicinata a un bar dove, seduti a un tavolino, c’erano una mamma col proprio bambino nel passeggino, la straniera ha approfittato di un momento propizio per sottrarre il piccolo al genitore.
Slava tenta di rapire bimbo di 18mesi… rischiato il linciaggio
INTERVENTO TEMPESTIVO – Subito il padre del bimbo, i passanti e i frequentatori del bar hanno, con le loro urla, richiamato l’attenzione della vicina polizia municipale. «Eravamo in servizio, io e altri due colleghi e il capitano, in piazza della Repubblica, erano le 22.30 circa – racconta il Maresciallo della polizia municipale di Pozzuoli, Raffaele Lucignano – ci stavamo recando a piedi verso la chiesa di Santa Maria delle Grazie quando, all’altezza del largo Cesare Augusto, abbiamo sentito delle urla e siamo accorsi. Una donna, di origine slava, era a terra, aveva appena preso da un carrozzino un bambino di 18 mesi. Subito siamo intervenuti».
CAOS E PAURA – Una scena caotica e da panico si è presentata davanti agli occhi dei agenti, da una parte la donna che faceva resistenza, dall’altra la gente che tentava di scagliarsi contro la straniera. «Abbiamo dovuto frenare e tenere a bada le persone sul posto che volevano linciarla – continua – inizialmente la donna era calma, ha cominciato ad esser aggressiva appena l’abbiamo ammanettata. Ci ha aggrediti con calci, morsi e sputi, io ho ricevuto un morso sul braccio sinistro e un calcio alla tempia mentre cercavo di caricarla sull’auto. Sia io che i miei colleghi, per le ferite ricevute, siamo stati poi visitati».
SI DENUDA NELLA STAZIONE DI POLIZIA – Ma nemmeno le manette e il trasporto al Comando di polizia municipale di via Luciano fermano e calmano la slava. «Era indiavolata, non so se avesse assunto sostanze stupefacenti ma certamente era ubriaca – conclude il maresciallo Lucignano – ci siamo recati alla stazione per l’identificazione e lì ha dato più volte generalità false. Ha continuato a dare in escandescenza denudandosi, una collega quindi l’ha accompagnata in una stanza per farla rivestire. Il padre del bimbo l’ha denunciata e ci ha ringraziato per la tempestività dell’intervento». Una storia a lieto fine anche se gli agenti sono stati costretti, loro malgrado, a rilasciarla dopo poche ore.