“Il referente Cobas della provincia di Foggia appena si è accorto di questa strana situazione ha invitato i rappresentanti della Dussman a recedere da tale richiesta. Lo ha ottenuto solo per quei lavoratori che hanno deciso di appoggiare la richiesta del responsabile Cobas. Di tutto questo informeremo le autorità giudiziarie attraverso i nostri avvocati per verificare se siano stati commessi degli illeciti”.
“Le ditte infatti quando concorrono negli appalti caricano lo stesso dei costi sulla sicurezza. In questo caso se abbiamo visto giusto ed il corso, obbligatorio per legge, non è mai stato fatto, si può calcolare che al costo di 100 euro a lavoratore rimangono in saccoccia a qualcuno diverse decine di migliaia di euro”.
“Il nostro referente foggiano, bene ha fatto a denunciare tale situazione e se ci sono gli estremi di legge per denunciare la Dussmann lo faremo tranquillamente insieme a qualche rappresentante sindacale che informato dei fatti ha continuato a far firmare i lavoratori”.
Ma non finisce qui, una avvincente quanto stupefacente lettera, è stata scritta da una delle operatrici della ex Isu, dove denuncia di fatto, una serie di ipocrisie della azienda e dei settori governativi competenti, di seguito pubblicata.
Sono una dei 24000 lavoratori e lavoratrici ex lsu e appalti storici occupati nelle scuole per svolgere attività di pulizia e ausilio. Sono quasi vent’anni che svolgiamo il nostro lavoro con serietà e dedizione, ma oggi posso chiaramente dire che ci hanno tolto tutto anche la dignità. Dopo svariate crisi e svariati governi e ministri pronti a risparmiare sulla pelle di chi non si vede e non si sente, sui più deboli insomma, oggi ci troviamo in bilico con in mano solo le lettere di licenziamento conseguenza di questi risparmi indiscriminati e di una gara Consip, il soggetto pubblico che effettua gli acquisti per conto della pubblica amministrazione, fatta al massimo ribasso senza tener conto del reale disastro sociale che ne sarebbe scaturito.
La gara è stata divisa in lotti e quindi assegnata in alcune regioni mentre in altre non è ancora stata assegnata quindi oggi ci troviamo in una situazione gravissima e difficilmente gestibile . Per poter tutelare i lavoratori le organizzazioni sindacali hanno tentato il tutto per tutto a tutela dell’occupazione e del reddito di salari già alla soglia della povertà, parliamo di media 700 euro mensili in alcuni casi unico reddito famigliare, proponendo un emendamento presentato dalla presidenza del consiglio che abbiamo visto approvare lo scorso 23dicembre con la legge di stabilità ma visto che la gara non poteva essere “ secondo loro” annullata, ci hanno concesso con un decreto con proroga di ulteriori due mesi. Di fatto il nostro licenziamento è differito al 28 febbraio con la richiesta da parte della presidenza del Consiglio di un tavolo politico dove partecipino tutte le parti in causa MIUR (ministero Pubblica istruzione ), Consip (gestore della Gara) , MEF (ministero Finanze) ministero del Lavoro ,parti sociali CGIL filcams, CISL fisascat, UIL uiltrasporti,e Presidenza del Consiglio a cercare soluzioni entro e non oltre il 31 gennaio 2014.
(da controlacrisi e statoquotidiano)