Scontri a Madrid: termina in un bagno di sangue la marcia per la dignità

Scontri a Madrid dove ieri ha avuto luogo la marcia per la dignità. In tanti si sono dati appuntamento per il 22 marzo; decine di migliaia sono state le persone e provenienti da tutta la Spagna. Appuntamento a Madrid per la mobilitazione contro la crisi.

Scontri a Madrid: termina in un bagno di sangue la marcia per la dignità

«Né disoccupazione, né esilio, né precarietà. In marcia per la dignità». Questi gli slogan che hanno scandito durante l’avanzata migliaia di spagnoli che, partiti dalla stazione di Atocha hanno poi inondato le principali vie della capitale spagnola.

Almeno quattro i treni speciali partiti da varie città spagnole, colonne di autovetture, pullman, camionette, ma anche; moltissime persone che hanno lasciato le loro abitazioni e a piedi hanno percorso centinaia di chilometri per arrivare puntuali all’appuntamento.

E’ stata una grande partecipazione di massa, è apparsa una manifestazione ancora più massiccia di quella che  gli «indignados» organizzarono gli anni scorsi attraversando la Spagna.

La giornata per la dignità ha raccolto e messo insieme le adesioni di organizzazioni di cittadini, associazioni e movimenti di varie identità. Tutte unite con un unico pensiero comune: contro un’austerità che va avanti da troppo tempo e contro un’emergenza sociale sempre più diffusa e in progressivo aumento.

La manifestazione contro la disoccupazione e la dignità è stata indetta da oltre 300 diverse organizzazioni per denunciare il tasso di disoccupazione superiore al 26% e la politica d’austerità perseguita da due anni dal governo di destra. La giornata di protesta ha raccolto migliaia di adesioni da tutte le regioni della Spagna con le isole comprese: dalle Asturie all’Extremadura, dall’Andalusia alla Catalogna.. Tra i manifestanti anche moltissimi pensionati, il cui potere d’acquisto è crollato a livelli ormai insostenibili. L’Obiettivo, «unire tutte le forze per raggiungere un unico risultato: o il governo dà una risposta alle nostre richieste oppure fa le valigie».

Nessun commento è giunto dal governo Spagnolo, nessuna dichiarazione ufficiale. Ma la paura che il popolo spagnolo si sia ormai spazientito e che sia giunto ad un punto di non ritorno è tanta e pertanto “si blinda”, per prevenire eventuali incidenti, mobilita polizia e agenti antisommossa per un totale di circa 1.700 uomini.

Il governo ha fatto appena in tempo a blindarsi,  quando l ’imponente manifestazione madrilena contro l’austerity del governo Rajoy finisce in violenti scontri. Le violenze tra manifestanti e forze dell’ordine sono scoppiati ieri in serata. Quando il corteo era pressoché arrivato nella piazza dei Palazzi,  la folla ha iniziato a forzare i cordoni della polizia e qualche decina di manifestanti ha iniziato a lanciare “oggetti”, gli agenti hanno risposto sparando proiettili di gomma, per disperderli. I manifestanti hanno costruito barricate e lanciato di tutto contro le forze di sicurezza, hanno incendiato cassonetti dell’immondizia e distrutto le vetrate di una banca.

Al termine degli scontri, Il bilancio ad oggi conta oltre 70 feriti divisi quasi alla pari tra i manifestanti e i poliziotti, uno dei quali è grave. Questo è quanto riporta la stampa spagnola, che precisa, sarebbero 13 le persone finite in ospedale. Venti le persone arrestate.

Fhotogalleri scontri Madrd

@robylfalco

Pubblicato da Roby

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