“I francesi si sono ripresi la loro libertà” – Queste le parole di Marine Le Pen dopo il voto per le amministrative e che ha visto la totale disfatta della sinistra governativa di Francois Hollande. I candidati della destra moderata dell’Ump, in testa nelle prime due città, Parigi e Marsiglia.
C’è aria di vero cambiamento in Francia, Marine Le Pen, leader del movimento “Fronte nazionale” che da tempo ormai lotta contro questa crisi prodotta da un estenuante euro-austerity, stravince nel sud del Paese e conquista il primo posto in città francesi che nessuno si aspettava, ottenendo il 47% dei voti. A livello nazionale il suo movimento ottiene il 5%, dato assai rilevante per un partito di estrema destra che si è presentato solamente in quasi 600 comuni su oltre 36mila.
Un fulmine a ciel sereno, quindi, per la sinistra di François Hollande, che si attesta infatti al 37% e per cui, dietro il centrodestra. E’ stata senza alcun dubbio una disfatta per il partito del presidente francese, che negli ultimi mesi si è visto al centro dell’attenzione mondiale, tra polemiche politiche e gossip.
Da Parigi e Marsiglia, le due più importanti città francesi, ossia, quelle in cui l’elezione del sindaco è più emblematica; la disfatta assume dimensioni disastrose per la gauche.
Nella capitale, Parigi, la favoritissima socialista, Anne Hidalgo, è in svantaggio di un punto abbondante contro la candidata del Ump, Nathalie Kosciusko–Morizet, con la quale andrà al ballottaggio.
La vittoria della destra a Marsiglia, assume un’importante rilevanza politica a livello nazionale. Il socialista Patrick Mennucci che voleva la poltrona occupata dal sindaco dell’Ump, Jean-Claude Gaudin, è rimasto schiacciato al terzo posto e a vantaggio del candidato del movimento della Le Pen. La sinistra ovviamente, non sottovaluta questa esemplare disfatta, giunta a circa due mesi dalle elezioni europee che si terranno il prossimo maggio.
Il disfattismo politico è contagioso, tutti i paesi membri, tranne ovviamente la Germania, che è stata l’ideatrice dell’Euro-regole, è chiaro, a suo esclusivo vantaggio; stanno soffrendo. I popoli non si sono disaffezionati alla politica, la odiano. Ormai vedono nei loro rappresentanti, coloro che li stanno portando ad indebitarsi tutto, fino al massacro. Anche in Francia, infatti, vi è stato un astensionismo da record, circa il 38% degli aventi diritto non si è presentato alle urne e nonostante ciò, la destra euroscettica ha avuto la meglio. Dopo solo due anni di presidenza al governo della Francia, Hollande, ne esce sconfitto, ma il monito, è rivolto a tutti i partiti e movimenti a favore dell’Euro e di tutti i paesi europei che come la Francia, l’Italia, la Spagna, la Grecia, ecc., non ce la possono fare a mantenere questa pressione fiscale.
Esulta la maggioranza del popolo in Italia. Il risultato francese viene visto con entusiasmo anche da noi in vista delle elezioni europee del 25 maggio. Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord, partito alleato con Fronte nazionale in Europa, ha così commentato la vittoria della destra euroscettica: “Lo straordinario boom elettorale del Front National di Marine Le Pen in Francia è solo l’assaggio di quello che sarà lo tsunami delle europee. La Lega Nord – continua Borghezio – che sarà alleata della Le Pen nel nuovo Parlamento Europeo, sarà coprotagonista della grande novità rappresentata dall’irrompere in massa nel nuovo Parlamento Europeo di almeno 80-100 eurodeputati pronti ad opporsi e a bloccare su immigrazione, euro, identità e diritti dei popoli alla deriva antidemocratica del super Stato dei burocrati di Bruxelles”.
La trionfante Marine Le Pen, che ha messo KO i sui più agguerriti avversari, a vittoria segnata ha riferito: “Abbiamo battuto il bipolarismo” e ha aggiunto: “E’ una vittoria straordinaria, oggi i francesi si sono ripresi la loro libertà”.
