Gravissima l’accusa. Ancor più grave se l’imputato è un carabiniere che, faceva bere le studentesse e poi le violentava.
“Violenza sessuale” è l’infamante accusa per un uomo che veste la divisa di un corpo militare. È con quest’ipotesi di reato che il sostituto procuratore, Giorgio Falcone, ha iscritto nel registro degli indagati un trentenne carabiniere scelto, già in forza al comando provinciale di via Rismondo, a Padova, ma recentemente, trasferito nella caserma di un paese dell’area collinare.
Il militare, avrebbe abusato di due studentesse straniere. Giunte in città per scambi culturali, le due ragazze sarebbero state ospitate per brevi periodi nell’appartamento del milite, in zona Arcella. La settimana scorsa gli investigatori della Squadra mobile della questura, che affiancano i carabinieri del Nucleo investigativo nella delicata indagine, si sono recati a casa del carabiniere, col decreto di perquisizione firmato dal pubblico ministero.
I poliziotti intervenuti per la perquisizione, nell’appartamento dell’accusato hanno rinvenuto il personal computer del militare, nonché, una modica quantità di marijuana, compatibile con l’uso personale; il tutto debitamente posto a sequestro a disposizione dell’A.G.. Nulla invece, è stato rinvenuto dagli investigatori, nell’alloggio di servizio del carabiniere. (da: Il gazzettino)