Mosse italiane: Il capitano De Falco sollevato dal settore operativo

L’ufficiale era salito all’onore delle cronache per aver gestito il naufragio della Concordia, sarà trasferito in altri uffici. “Sono amareggiato”

Con inequivocabile umiltà: “Sono scomparso in questi 365 giorni perché c’era stata una eco forse eccessiva, a mio vedere, e ho cercato di evitare che quella sovraesposizione oggettiva diventasse imperniata su di me che ho pronunciato quella frase. Mi son sottratto a questo perché avrebbe potuto essere un accentramento su di me di una immagine che doveva mantenersi nel rispetto del dolore delle vittime”. Queste le parole, ai microfoni di Sky Tg 24, di Gregorio De Falco, capitano di fregata della guardia costiera, che nella tragica notte del naufragio ebbe un violento scambio di battute al telefono con il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino che aveva abbandonato la nave prima di molti naufraghi. La frase di De Falco, rivolta a Schettino, “torni a bordo, cazzo” è diventata famosissima e ha fatto il giro del mondo.

Mosse italiane: Il capitano De Falco sollevato dal settore operativo
Capitano di fregata – Gregorio De Falco

 

Gregorio De Falco, il capitano di fregata divenuto famoso per la telefonata con il comandante Schettino in cui gli intimò di tornare a bordo, dopo dieci anni termina l’incarico nel settore operativo della Capitaneria di Livorno: a fine settembre infatti sarà trasferito in altri uffici, sempre della Direzione marittima di Livorno. Il parlamentare Pd Federico Gelli ha annunciato un’interrogazione al ministro Maurizio Lupi per sapere la ragione di questa scelta.

Ai tempi del naufragio della Costa Concordia, De Falco era a capo della sezione operativa e dallo scorso anno aveva assunto l’incarico di caposervizio operazioni della Direzione Marittima di Livorno. “Proprio stamani ho avuto notizia dal comandante Faraone che lascio il servizio operazioni e vengo destinato ad un ufficio di carattere amministrativo. Sono abbastanza amareggiato, perché da dieci anni la mia ragione professionale è l’operativa, ma sono un militare”, ha detto stamani lo stesso De Falco, commentando il suo trasferimento ai microfoni dell’emittente toscana Granducato Tv a margine della conferenza stampa di presentazione a Livorno dell’esercitazione di protezione civile Liburnia 2014.

“Il ministero dei Trasporti chiarisca la vicenda della rimozione del comandante Gregorio De Falco – spiega Gelli – dal settore operativo della Capitaneria di Livorno e il suo trasferimento ad un ufficio amministrativo.

Nel pieno del processo sul naufragio della Costa Concordia, è opportuno chiarire se ci siano motivazioni particolari dietro questa scelta“. “De Falco ha gestito in prima persona nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 le fasi cruciali dei soccorsi dopo il naufragio della nave all’Isola del Giglio ed ha ricevuto per questo anche l’encomio solenne della Marina Militare. Sui mezzi di informazione di tutto il mondo è diventato il simbolo dell’Italia che prova a dare un’immagine diversa rispetto ad un disastro del genere.

Questa rimozione, per la quale il comandante si sarebbe detto amareggiato, merita gli opportuni chiarimenti pubblici, anche per fugare eventuali sospetti che la possano collegare allo svolgimento del processo di Grosseto”. [da: Il tirreno]

Roberto Turi – @robylfalco

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Pubblicato da Roby

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