Quella del 2 giugno è stata una celebrazione che non ha potuto non guardare all’India, dove con la più clamorosa ingiustizia, sono trattenuti i nostri marò. E’ infatti ai due militari che è stato dedicato un prolungato e caloroso applauso durante il passaggio della brigata San Marco.
Un incidente diplomatico che passerà alla storia la vicenda che vede coinvolti i due fucilieri della Marina Militare italiana Salvatore Girone e Massimiliano Latorre che, da oltre due anni, per gli affari sporchi della politica (es. Finmeccanica), sono trattenuti in India contro ogni norma internazionale e senza un capo d’accusa, sospettati di avere ucciso due pescatori indiani.
Gli inetti e futili governi italiani susseguitisi e autoincoronatisi negli ultimi tre anni, non sono stati in grado di trovare una soluzione, trovando anche il muro dell’Europa e dell’Onu. E’ stata solo mancanza di volontà e di coraggio, oppure lo Stato italiano “ha qualcosa da nascondere?”.
Sicuramente e contrariamente al governo italiano, i nostri marò non difettano di Coraggio, Onore, Rispetto e oggi, hanno anche dato prova di grande dignità. Purtroppo, proprio nel giorno della festa della Repubblica si è costretti per l’ennesima volta e all’ennesimo governo, di denunciare l’inettitudine del premier e del ministro degli Esteri, che ad oggi anno saputo rispettivamente, vendere solo fumo e chiacchiere.
Esecutivo bravissimo con le propagande e festeggiamenti, tanto quanto, assolutamente incapace di risolvere i problemi dell’Italia, degli italiani e nello specifico; dei nostri due militari”.
In videoconferenza dall’ambasciata italiana di New Delhi con le Commissioni Difesa e Esteri della Camera e del Senato:
“Auguro a voi buona Festa della Repubblica, lo auguro agli italiani e a tutti i colleghi militari. Non è bello non essere tra di loro. Dopo due anni siamo di nuovo costretti ad assistere da una webcam. Abbiamo obbedito a degli ordini, ed oggi siamo ancora qui presenti, abbiamo mantenuto una parola, quella che ci era stata chiesta di mantenere, e che ancora con dignità e Onore, onore per tutti i soldati italiani, onore per tutti i popoli del mondo, la continuiamo a mantenere con grande dignità. E siamo ancora qui. Vorremmo che fosse riconosciuta la nostra innocenza, che i Paesi si parlassero non per le rotture. Il muro contro muro non serve. Continueremo a comportarci con dignità. Ogni militare impegnato in questo momento, americano o inglese, italiano o indiano, deve sentirsi tutelato nei propri diritti“
Queste le parole urlate da Salvatore Girone durante il suo intervento, il tono acceso, l’emozione, la commozione, ma anche tanta rabbia, non lasciano dubbi sul suo/loro stato d’animo.
Da Vienna, Il ministro degli Affari esteri Federica Mogherini, dopo il grido umanamente forte e deciso, ma nel contempo commosso e dignitoso di Girone, interviene: “Condivido il loro dolore e delle loro famiglie, con le quali siamo costantemente in contatto”.
Ma condividere il dolore.. Non basta, ci vuole ben altro, come ad esempio, aprire una commissione di inchiesta per verificare quanto effettivamente accaduto durante il governo Monti e quali furono i reali motivi che spinsero quel governo a riconsegnare i nostri fucilieri nelle mani indiane, in violazione della Costituzione, e in un Paese dove ancora oggi vige la pena di morte.
Video: Esplode la rabbia dei nostri Marò: “Grazie del supporto e buona festa della Repubblica!”
Roberto Turi – @robylfalco