La mafia si ribellerà: fuori lo Stato da mafia-imprese..

La mafia indignata dalle notizie degli ultimi due giorni, si ribellerà. Sono uomini impegnati e senza scrupoli, ma in soli 2 giorni non possono avvenire tali avvenimenti. I politici sono degli idioti, dobbiamo dissociarci o ci rovinano la reputazione. Questo presumo avverrà nei giorni a venire.

La mafia si ribellerà: fuori lo Stato da mafia-imprese..

Sono disgustato. Oggi mi sono dedicato a verificare le ultime notizie di cronaca giudiziaria, ed è vergognoso verificare che quattro notizie su 5 riguardano organi dello Stato collusi con le mafie e quest’ultime con le imprese. E’ un’infinita agonia per il popolo italiano, strozzato dal catenaccio al quale queste tre associazioni sono legate.

Per rendere edotti i lettori che mi seguono e che approfitto per ringraziarli, ho estrapolato da Ansa, in flash, le sole notizie di cronaca di ieri e di questa mattina, valutando che la giornata di oggi non è ancora conclusa, traetene Voi le conclusioni.

Le news

Nuovo arresto per Cosentino: L’ex parlamentare è accusato di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica. E’ coinvolto con i fratelli nell’inchiesta sulla vendita di carburanti nel casertano.  l’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, già esponente di punta del Pdl in Campania è stato arrestato dai carabinieri di Caserta stamani insieme ai fratelli Giovanni e Antonio nell’ambito di un’inchiesta sulla vendita di carburanti in provincia di Caserta. Le accuse sono di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica.  L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Nicola Cosentino, emessa dal gip di Napoli su richiesta dei pm Antonello Arbituro, Francesco Curcio e Fabrizio Vanorio ed eseguita dai carabinieri di Caserta, fa parte di un insieme di 13 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, tra cui Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli di Michele, boss del clan dei Casalesi. La famiglia Cosentino, proprietaria di vari distributori di carburante, avrebbe agito con pratiche commerciali lesive della concorrenza.

Evade imposte, sequestrati beni per 2 mln. Beni per 2 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia nei confronti dell’amministratore unico di una società di Pizzo, operante nel settore del rimessaggio e cantieristica navali. I finanzieri hanno recuperato a tassazione, per il periodo 2009-2013, imposte sui redditi per oltre 3 milioni e 200 mila euro di Iva. Il legale rappresentante è stato denunciato per dichiarazione infedele e omessa dichiarazione.

“Ndrangheta: la Dia sequestra 7 milioni di euro a imprenditore. La Dia ha eseguito ad Antonimina, in provincia di Reggio Calabria, un sequestro di beni per un valore di sette milioni di euro riconducibili ad un imprenditore edile, Massimo Siciliano. Il sequestro è stato fatto dalla Dia di Reggio Calabria. Siciliano, secondo gli investigatori, è legato ad una cosca della ‘ndrangheta che gestisce attività illecite in Calabria ed in Lombardia, e in particolare in provincia di Mantova.

Corruzione, chiusa inchiesta su Giordano. La Procura di Novara ha concluso le indagini per il cosiddetto ‘sistema Giordano’, dal nome dell’ex sindaco di Novara ed ex assessore regionale della Lega. 21 gli avvisi di chiusura indagini, l’atto che di solito precede il rinvio a giudizio, per una serie di episodi di corruzione e concussione. Il provvedimento dei pm Olimpia Bossi e Nicola Serianni è stato ricevuto, tra gli altri, da consiglieri comunali, ex assessori, dirigenti e segretari comunali.

Evadono 8mln tasse e comprano gioielli. La Gdf di Bari ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di beni per 8 mln di euro nei confronti degli amministratori della società Kentron Srl di Putignano. Secondo indagini coordinate dal pm Francesco Bretone, dal 2007 al 2013 la società ha sottratto al fisco tasse per oltre 8mln di euro e i suoi amministratori hanno svuotato le casse dell’azienda acquistando gioielli, orologi, abbigliamento, champagne e vini pregiati. Risarciti anche i dipendenti per ‘stress da lavorò con circa 600 mila euro.

Fondi Sardegna: Sanjust chiede rito breve. Chiederà di essere processato col rito abbreviato Carlo Sanjust, l’ex consigliere regionale del Pdl arrestato a novembre per peculato nell’ambito dell’inchiesta bis sul presunto uso illecito dei fondi destinati ai gruppi dell’assemblea legislativa della Sardegna e poi liberato quando la Cassazione ha annullato l’arresto. Tra i fondi usati illegalmente ci sarebbero anche quelli del suo ricevimento di nozze. A dicembre Sanjust ottenne i domiciliari restituendo al suo gruppo 25 mila euro.

Procura chiede processo sindaco Brindisi. La procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales (Pd), e di altre 5 persone (due dirigenti comunali, due imprenditori e l’ex direttore della sede di Brindisi di Equitalia). Ipotizzati a vario titolo reati di abuso d’ufficio, truffa e concussione; il Comune di Brindisi individuato tra le parti offese. La vicenda ruota attorno ad un debito di 428 mila euro della ex società di comunicazione del Comune, amministrata dal sindaco fino al 2012.

‘Nrangheta, arrestato fratello Trovato. Il Pd allarmato. Nell’operazione contro la ‘ndrangheta sono stati arrestati Mario Coco Trovato, fratello di Franco, in carcere per ergastolo, il sindaco di Valmadrera, nel Lecchese, Marco Rusconi, e il consigliere comunale di Lecco Franco Palermo, che seguiva “appalti e concessioni”. L’inchiesta della Dda per il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini testimonia il “connubio tra ‘braccia armate’ della ‘ndrangheta, addette alle estorsioni e ad altri atti di violenza, con esponenti delle istituzioni”. La Guardia di finanza di Milano ha arrestato 10 persone nel Lecchese e sta effettuando perquisizioni e sequestri di beni per diversi milioni di euro, nell’ambito di un’inchiesta della Dda milanese contro la ‘ndrangheta in Lombardia. L’operazione, chiamata ‘Metastasi’, è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini e dal pm Claudio Gittardi. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, corruzione e turbativa d’asta.

Appalti P.Chigi, Bisignani patteggia. Ha patteggiato una pena a due mesi di carcere Luigi Bisignani, finito agli arresti domiciliari il 19 febbraio (ora è libero con obbligo di firma) per frode fiscale in un’inchiesta su presunte irregolarità legate all’affidamento di un appalto per l’informatizzazione di Palazzo Chigi. L’accordo con la Procura è stato ratificato oggi dal gip Cinzia Parasporo: i due mesi si aggiungono alla condanna del 2011 ad un anno e 7 mesi inflitta dal tribunale di Napoli nel procedimento sulla cosiddetta P4.

Concussione: arresti a Foggia. Gli agenti della Squadra Mobile di Foggia hanno arrestato per concussione e tentata concussione un dirigente del Comune di Foggia, Fernando Biagini, un consigliere comunale, Massimo Laccetti, eletto in una lista civica, e un imprenditore, Adriano Bruno. Biagini e Laccetti sono in carcere, Bruno è ai domiciliari. Avrebbero costretto un imprenditore edile a versare una tangente di 80mila euro per chiudere il contratto per la realizzazione di un immobile da adibire a sede di uffici giudiziari.

‘Ndrangheta: Dia sequestra beni per 4 mln. La Dia ha sequestrato beni per 4 mln di euro a un imprenditore legato alla ‘ndrangheta. I sequestri sono stati fatti a Prato, Ferrara, Cosenza e Reggio Calabria, e riguardano case, terreni, quote societarie e conti correnti di Sante Pisani, 65 anni, della Piana di Gioia Tauro, residente a Poggio a Caiano dagli anni ’90 al 2012. Per la Dia Pisani è referente economico-finanziario di alcuni vertici di pericolose matrici della ‘ndrangheta come i Pesce e i Bellocco di Rosarno.

@robylfalco    

Pubblicato da Roby

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