Gli episodi di criminalità più temuti e sofferti dagli indifesi cittadini e che creano più allarme sociale, sono in incredibile aumento. Furti; scippi; rapine; violenze; risse; stupri; incidenti e investimenti quasi sempre mortali e provocati da individui alla guida sotto l’effetto di alcool o droghe; omicidi; sono questi i reati oltre a quelli gestiti dalla criminalità organizzata locale e straniera, che ogni giorno le forze dell’ordine, con mezzi inadeguati e l’organico ridotto all’osso, si trovano a combattere per difendere vite e territorio.
Con l’ingresso del governo Monti, oltre il blocco e l’inevitabile conseguente riduzione degli stipendi, anche gli organici di polizia e carabinieri dovevano essere ridimensionati nell’arco dei 3 anni a venire: un solo agente di polizia o carabiniere doveva essere assunto, per ogni cinque che andavano in pensione. Monti, non aveva però tenuto conto che, già mancavano 11 mila agenti e 9 mila carabinieri, pertanto, nel giro di pochi anni il buco sarebbe raddoppiato, aggirandosi sulle 40 mila unità, in meno.
Il governo Letta ha completato l’opera con il “Il piano tagli del Comparto Sicurezza”, presentato dal ministro Angelino Alfano.
Il neo governo Renzi ha confermato quel “piano” e lo attuerà. Saranno ben 267 presidi di polizia dislocati in tutta Italia, che all’inizio di questa estate verranno chiusi.
Il tutto in un periodo storico dove, i delinquenti anche grazie a continui sconti di pena e leggi svuota-carceri, non scontano mai la pena prescritta cui sono condannati e spesso, non si fanno un solo giorno di carcere neppure quando commettono reati gravi, come furti, spaccio, scippi, truffe.
I governi autoincoronatisi che si stanno susseguendo, non stanno facendo altro che calpestare la dignità e l’onore delle persone oneste, condonando continuamente le pene ai criminali, non solo restituiscono al territorio orde di delinquenti, che null’altro faranno se non commettere reati, ma anche, incentivano la criminalità, coscienti questi ultimi, di rimanere in qualche modo impuniti.
Carissimi operatori governativi, voi che con le vostre decretate azioni, fate trovare terreno fertile, riempendo il Territorio Nazionale di criminali che, con fatica e abnegazione le forze dell’ordine hanno rintracciato e arrestato; non siete migliori di loro. Per nulla.