Grasso e Boldrini per risparmiare spendono 6 milioni di euro. Ma non bastano….

Che spendaccioni i presidenti di Senato e Camera, cercano tre economisti per poi varare il loro nuovo “giochino”: controllare le spese del governo: intanto scialacquano…

Grasso e Boldrini per risparmiare spendono 6 milioni di euro. Ma non bastano....
Pietro Grasso                   –              Laura Boldrini

 

Continua lo “Spending Review” della Boldrini dopo la nomina (su 700 candidati) di Anna Masera de “la Stampa“, quale nuovo capo ufficio stampa che, “Non ha mai messo piede a Montecitorio, non sa come funziona la Camera, non sa neanche che bus prendere per arrivarci, lei che vive a Torino“. Non poteva evitare? Non poteva nominare uno degli addetti già esistenti? NO anzi persevera..!

Oggi si legge infatti che, Laura Boldrini e Pietro Grasso cercano tre economisti specializzati in finanza pubblica per fare le pulci ai decreti del governo. Chiunque fosse interessato alla missione potrà inviare il proprio curriculum alla Camera o al Senato entro il prossimo 20 gennaio 2014. I tre prescelti formeranno il Consiglio dell’ufficio parlamentare di bilancio, previsto dalla legge attuativa del nuovo articolo 81 della Costituzione che obbliga al pareggio di bilancio.

In sostanza dovranno fare i cani da guardia della spesa pubblica, controllando che ad ogni uscita corrisponda una entrata che la possa permettere. Altri tre geni che dovrebbero dunque fare risparmiare lo Stato, perché questo governo non riesce a farlo da solo? E tutti gli altri geni stipendiati, sono diventati idioti?

E’ grottesco che i membri (nel vero senso della parola) di questo esecutivo, prima ancora di iniziare, siano proprio loro a fare lievitare la spesa pubblica, poichè per il funzionamento del consiglio, sono stati stanziati già nella legge di bilancio per il 2014 ben 6 milioni di euro.

Ma non basta, si andrà ben oltre i 6 milioni di euro, perché oltre a pagare la prestazione dei tre economisti, questi vareranno un nuovo carrozzone su cui dovranno presiedere. Il consiglio potrà fare 30 assunzioni infatti nel 2014, e non finisce qui, dal 2017 potrà incrementare i propri organici di altre 10 unità.

C’è da premettere che, sia la Camera che il Senato hanno ottimi uffici studi, in cui buona parte degli assunti sono destinati al servizio bilancio interno. Fanno già oggi egregiamente le pulci alle relazioni tecniche dei provvedimenti governativi e pure a quelli presentati da singoli parlamentari o gruppi. Sarebbero perfetti per quel compito, con il vantaggio di essere già in carico alla amministrazione.

Vero e proprio spreco quindi, per l’inettezza di un governo che vede la rinascita del bel paese nel deficit più totale e per un “falso” risparmio di domani, spende e scialacqua oggi. Tutto ciò, nonostante milioni di famiglie italiane siano sulla soglia della povertà e altrettante lo sono già.

(The Nest)

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Pubblicato da Roby

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