Interi villaggi distrutti, gente sfollata, persone massacrate, è genocidio in Nigeria, ma sembra non interessare a nessuno, il mondo intero chiude gli occhi..
Dopo la clamorosa smentita, dove Boko Haram tramite il leader della setta islamica Abubakar Shekau, in un video, dichiara di essere vivo e vegeto, contrariamente a quanto avevano rivendicato i militari nigeriani nel mese di settembre, che Abubakar Shekau fosse rimasto ucciso in una serie di battaglie in Konduga, vicino Maiduguri; in questi giorni, giungono altre smentite.
«Nessuna tregua, nessun accordo, ragazze date in sposa ai miliziani». Questo il messaggio Boko Haram.
Quindi, le 219 studentesse di una scuola cattolica, rapite lo scorso aprile nel nord della Nigeria, dopo essere state convertite all’Islam, così come sostiene Abubakar Shekau, sono state date in moglie ai loro stessi sequestratori, i miliziani Boko Haram.
Tutto il contrario di tutto. Il governo nigeriano aveva sostenuto di aver siglato con il gruppo estremista islamico, un accordo per il cessate il fuoco e che i miliziani erano pronti a rilasciare la ragazze. lo scorso 17 ottobre, anche il capo dell’esercito della Nigeria aveva annunciato che Boko Haram aveva accettato un immediato cessate il fuoco per mettere fine all’insurrezione scoppiata cinque anni fa e costata la vita a migliaia di persone. Sempre i militari, in questo mese di settembre avevano rivendicato la morte di Abubakar Shekau. Tutto smentito, nessun cessate il fuoco, nessuna libertà per le cristiane studentesse, Abubakar Shekau non è morto .
Boko Haram, tramite il suo leader Abubakar Shekau, nel video diffuso da Associated Press, ha così spezzato ogni speranza di libertà per le studentesse rapite, tramite lo scambio con dei prigionieri. «In questa guerra non si torna indietro», ha affermato il leader Shekau.ì
Nel video, il leader del gruppo islamista ha smentito di aver firmato una tregua con il governo di Abuja e ha aggiunto che il gruppo tiene in ostaggio anche «un cittadino tedesco», rapito a luglio nello Stato di Adamawa, nel nord-est del Paese, minacciando anche di tagliarli la testa.
Le stragi “nascoste” continuano. Forse i terroristi islamici Boho haram sono diversi dall’Isis? No, nel modo più assoluto, entrambi i gruppi 
armati sono terroristi e fanatici islamisti. Mentre i mass media tacciono, in Nigeria, il 23 novembre scorso il bilancio è stato di almeno 48 morti in seguito a un attacco del gruppo terroristico islamico nigeriano Boko Haram avvenuto in un villaggio sul lago Ciad: lo hanno reso noto fonti governative locali si legge su Askanews. I miliziani avrebbero fermato un convoglio di commercianti che si recava verso il vicino villaggio di Doron Baga, uccidendoli.
Una strage, crimini contro l’umanità, diritti annullati. Vengono legati mani e piedi e scaraventati nelle acque del lago Ciad, sgozzati, corpi spezzati dalle raffiche di kalashnicov, uomini e bambini lasciati morire dissanguati nella foresta dove avevano cercato scampo.
Con queste modalità crudeli, sono stati uccisi negli ultimi giorni decine di nigeriani, dai miliziani Boko Haram. Contadini, pescatori, commercianti, tutta povera gente che cercava di sopravvivere nei villaggi limitrofi al lago Ciad o, in quelli più all’interno che sono sorti in seguito all’afflusso di centinaia di sfollati, giunti dalle zone devastate del nord-est della Nigeria.
Gli integralisti islamici che hanno proclamato il Califfato d’Africa, in seguito alle perdite che hanno avuto per mano dell’esercito, sono diventati ancora più feroci, moltiplicando gli attacchi e le stragi nel nord-est della Nigeria e non solo. Da mercoledì 19 a domenica 23 novembre, ovvero in circa quattro giorni, le notizie riportano che, i miliziani del fanatismo islamico Boko Haram, hanno massacrato almeno 150 persone .
E ancora ieri 25 novembre, come riporta Askanews, per mano di Boko Haram, la città di Maidaguri ,capitale dello stato nord-orientale di Borno, in Nigeria, è stata colpita da due attentati terroristici ad opera di due kamikaze, avvenuti in un mercato stracolmo di avventori. Uno dei due terroristi suicida, potrebbe essere una donna.
Boko Haram, che oggi controlla un’ampia fetta di territorio nel Nord-est della Nigeria, ha colpito la città nigeriana che è stata per un certo periodo la roccaforte del gruppo islamista armato, Maiduguri. Gli attentati susseguitisi uno dopo l’altro nel pieno del mercato, hanno causato la morte di decine di persone, al momento si contano circa 45 vittime, ma il numero è ancora imprecisato.
Le prime testimonianze: “La gente accorreva per aiutare le vittime del primo attentato e un attimo dopo c’è stata un’altra esplosione“ e continuano “La donna aveva l’esplosivo sulla schiena, come se fosse un bambino, e si è aperta la strada sul luogo della prima esplosione“.
Non si contano più i morti che Boko Haram ha seminato e continua a seminare a nord-est della Nigeria, e non sono soltanto vittime facenti parte della minoranza cristiana, ma anche tantissimi di confessione musulmana. La “setta” vuole testimoniare che le azioni del gruppo terroristico mirano a seminare paura e dolore tra tutti.
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