Nuova Delhi ha annullato il contratto da 560 milioni di euro con Finmeccanica. Schiaffo all’Italia e in barba a Monti, che sacrificò i nostri Marò a favore degli elicotteri..
Ennesima sberla indiana, non comprano gli elicotteri e si tengono i Marò
L’india approfitta del fatto che la magistratura italiana ha aperto un’inchiesta nei confronti del presidente di Finmeccanica, indagato dalla Procura di Napoli per corruzione internazionale e riciclaggio sulle presunte tangenti pagate dall’azienda del gruppo Agusta Westland, di cui Orsiall’epoca era amministratore, a membri delle istituzioni indiane come l’ex capo dell’aviazione S.P. Tyagi, per la commessa da 560 milioni di euro relativa a 12 elicotteri AW-101 venduti all’India nel 2010.
Queste quindi le motivazioni che hanno portato Nuova Delhi, attraverso un comunicato ufficiale ad annullare il contratto con effetto immediato, dichiarando che non acquisterà gli elicotteri della AgustaWestland, controllata da Finmeccanica.
Gli indiani come i gamberi, fanno un passo indietro per l’acquisto degli AW101/VIP, nessun ripensamento giunge da quel paese militarmente e democraticamente corrotto, in relazione al “sequestro” dei nostri Marò; sacrificati all’epoca dei fatti, da Monti, pur che andasse a buon fine quella commessa milionaria con l’India.
“Non si tratta di una cancellazione, ma di un’interruzione con ricorso all’arbitrato”, così cercano di minimizzare il comunicato indiano fonti non meglio precisate di Finmeccanica.
Figuraccia tutta Italiana agli occhi del mondo, poiché tra Roma e New Delhi è aperta la ferita dei due Marò, Salvatore Girone e MassimilianoLatorre, detenuti contro ogni regolamento nel Kerala, perché accusati dell’omicidio di due pescatori.
Daniela Santanchè, coglie l’occasione per imputare alla magistratura italiana la responsabilità del pesante danno economico provocato dalla spettacolarizzazione delle inchieste giudiziarie.