Cultura indiana, 12enne violentata e bruciata viva

Un nuovo caso di stupro e omicidio sconvolge l’India. Centinaia di persone si riversano manifestando contro queste violenze. Una 12enne è morta dopo alcuni giorni di agonia in ospedale dopo essere stata bruciata viva. Troppi i casi di stupro e omicidio sulle donne e ragazzine.
 
Cultura indiana, 12enne violentata e bruciata viva
 
La giovane indiana stuprata per due volte da un gruppo di giovani nei pressi di Calcutta e poi bruciata viva aveva 12 anni, secondo quando rivela oggi il quotidiano The Hindustan Times, e non 16 come riportato ieri sempre dai media.La notizia, confermata dalle autorità scolastiche, contraddice quanto scritto ieri dalla stampa indiana che ha anche rivelato che la ragazza era incinta, quando tre giorni fa, è  morta per le gravi ustioni causate da due complici dei suoi stupratori, secondo la denuncia del padre.

 
La certificazione dell’età è spesso un problema in India, in quanto molte nascite non sono registrate, soprattutto negli stati più arretrati come il Bihar. Il padre, un tassista, si era trasferito con la famiglia in una città a 40 km da Calcutta solo da 5 mesi per permettere alla figlia di frequentare scuole migliori.
 
IL FATTO
 
La ragazza era stata stuprata da sei giovani il 25 ottobre una prima volta e poi il giorno dopo dallo stesso ‘branco’.  La ragazza aveva avuto il coraggio di denunciare il gruppo di persone che ad ottobre l’aveva stuprata per due volte. La scioccante notizia ha sollevato dimostrazioni e marce di protesta a Calcutta, anche perché la giovanissima, secondo i media locali che hanno riportato la notizia, era incinta al momento del decesso, probabilmente dagli stupratori.
 
Successivamente alla denuncia, era stata minacciata perché la ritirasse; cosa, che la minorenne non ha voluto fare.
 
Il gruppo l’ha “punita” per aver denunciato il fatto alla polizia. Due giorni prima di Natale, l’ha cosparsa di benzina e poi data alle fiamme.
 
la ragazza era stata ricoverata per estese ustioni su tutto il corpo per un misterioso rogo avvenuto nella sua abitazione, così era stato scambiato inizialmente, per un tentato suicidio. Ma prima di morire la ragazza ha parlato, denunciando i suoi aggressori e accusandoli di aver cosparso di benzina i suoi vestiti e di aver appiccato il fuoco.
 
Il 26 dicembre la polizia ha arrestato due uomini per omicidio sulla base di una denuncia presentata dal padre.
 
Dopo la sua morte avvenuta il 31 dicembre, il padre, tassista e appartenente al sindacato comunista, voleva organizzare un corteo funebre pubblico, ma le autorità glielo hanno impedito. Quest’ultima decisione ha scatenato una rivolta di diversi esponenti politici. La polizia avrebbe tentato di portare il cadavere della ragazza al crematorio contro la volontà dei genitori, pur di non incrementare l’ira della popolazione, contro queste continue violenze. (The Nest + varie fonti)
 

Pubblicato da Roby

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