L’indagine è scattata un mese e mezzo fa, dopo che i carabinieri di Cernobbio hanno raccolto la denuncia di alcune studentesse e tutte minorenni, vittime di molestie sui bus.
Almeno tre gli episodi segnalati. Sceglieva le corse più affollate, quelle utilizzate dagli studenti per andare a scuola. Poi, approfittando della calca, si avvicinava alle sue vittime, le palpeggiava e le molestava: per questi motivi, un uomo di origine serbo-montenegrina e residente a Como è stato arrestato.
In seguito alla denuncia di almeno 3 ragazze, il presunto maniaco del bus, un 50enne di origine serbo-montenegrina residente in città, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale. L’indagine è scattata un mese e mezzo fa, quando i carabinieri di Cernobbio hanno raccolto la denuncia di almeno 3 studentesse e tutte minorenni, molestate mentre viaggiavano sul bus di linea diretto a Como.
Ai militari le ragazze hanno fornito una descrizione dettagliata del presunto maniaco, sempre lo stesso in tutti i casi segnalati.
L’uomo entrava in azione sulle corse più affollate che collegano Cernobbio a Como, utilizzate dagli studenti per andare a scuola. Ricevute le denunce delle vittime, i carabinieri di Cernobbio e del nucleo radiomobile di Como hanno avviato le indagini. Servendosi di militari in borghese, hanno viaggiato sui bus fino a identificare il presunto maniaco cogliendolo in flagranza di reato 
Acquisiti tutti elementi idonei e inconfutabili, la decisione è stata di intervenire e sabato 15 u.s., attorno alle 09:00, i carabinieri hanno dunque proceduto all’arresto di un 50enne di nazionalità serba, residente a Como. L’uomo è accusato di violenza sessuale su minori, così come definito dall’ordinanza di custodia cautelare della Procura di Como. Ora si trova agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, nel capoluogo. Nei prossimi giorni sarà interrogato dall’A.G. competente, usufruendo della facoltà di decidere, se fornire la sua versione dei fatti.
Questa ennesima vicenda, ricorda una situazione analoga che si era verificata circa un anno fa, sulla linea C50 Como-Cantù. Anche in quel caso, la denuncia era partita da una ragazzina minorenne, una studentessa palpeggiata e molestata sull’autobus mentre andava a scuola. All’episodio avevano assistito amiche e compagne della ragazzina che viaggiavano con lei, rendendosi conto della situazione. La ragazzina raccontò tutto ai genitori e con loro denunciò l’accaduto alle forze dell’ordine, descrivendone anche in quel caso, il presunto orco maniaco. (da: corrieredicomo)
