la Bce trema: “Italia uscirà dall’unione monetaria” Sarà costretta a farlo

L’Italia non ha alcun motivo valido per rimanere all’interno dell’unione monetaria, e non l’ha mai avuto. Da sei anni – scrive l’autorevole quotidiano tedesco welt.de – l’economia italiana è in continua discesa. Dal 2007 ad oggi, la produzione economica è crollata drasticamente al livello di 14 anni fa. La produzione industriale è ai livelli degli anni ’80. L’industria e le attività produttive continuano a morire, la disoccupazione giovanile è giunta al 42 per cento.

la Bce trema : "Italia uscirà dall'unione monetaria" Sarà costretta a farlo.

Complice una tassazione asfissiante il mercato immobiliare è in caduta libera, circa il 90 per cento della popolazione è scontenta, anzi, esasperata da una sinistra e distruttiva politica che, in questi ultimi anni sta conducendo l’Italia alla deriva..

L’indebitamento italiano che nel 2013 era pari al 130% del Pil, è giunto al 135% e nel corso di quest’anno, potrebbe toccare la soglia del 140%.

Sono saltati, quindi, i negoziati sull’unione monetaria tenutisi tra il 1996 e il 1999. l’Italia dovrà raggiungere un avanzo primario del 7,8% per riuscire a sopravvivere. Pura follia secondo l’analista di finanza e politica del gruppo Epm di Berlino, Erwin Grandinger.

Per il giornale tedesco: la Bce è nel panico, l’Italia rischia di compromettere la salvezza dell’eurozona e quindi “dovrà uscirà dall’unione monetaria da sola” oppure, perché  “sarà costretta a farlo”.

Siamo entrati nelle grazie della troika?!”. La finta democrazia di questa sinistra politica italiana, è di fronte ad un banco di prova storico da parte dell’Ue, oppure stanno tentando di portarci al collasso, pur di farci fuori? E quindi, perché attendere ancora e a tutti i costi e non uscire da questo scempio con le nostre gambe?

L’Italia, una tra le maggiori economie dell’Eurozona, non riesce proprio a fare le dovute riforme che il premier Matteo Renzi aveva così platealmente e per qualche verso arrogantemente annunciato; nulla di più del suo predecessore Enrico Letta e prima ancora, di Monti. La migliore riforma sarebbe quella di avanzare in autonomia, uscire dall’euro e dall’Europa, riacquisire la nostra sovranità; ma la sinistra governativa dice no e così, l‘Europa continua a tartassarci e ci impone un’altra carota: l’aumento dell’Iva sulle aliquote agevolate.

“Aumentate l’Iva sui beni di prima necessità come pane e pasta”. Questo è l’ordine che ci è arrivato da Bruxelles qualche giorno fa. L’Italia, secondo gli euro-burocrati deve “fare i compiti a casa”. Le prescrizioni, vanno dalla riforma del lavoro a quella della giustizia, ma al primo posto dell’Europa merkeliana resta la pressione fiscale. E’ lì che Bruxelles vuole colpire l’Italia.

Non è ancora abbastanza eccessivo il peso dei vari balzelli che piovono sulla testa degli italiani, un documento dell’Ue parla chiaramente di un aumento dell’imposta del valore aggiunto, ovvero ha indicato che quanto è stato fatto sino ad oggi non è servito a nulla e ha indicato/imposto, di rimettere mano all’Iva. E dopo il doppio aumento dal 20 al 22 per cento decisa da Monti e Letta, questa volta la richiesta è di aumentare l’aliquota minima del 4 per cento che riguarda beni essenziali come il pane e la pasta, il Riso, ma anche frutta, verdura, patate, latte fresco, formaggi, burro, olio d’oliva,  mense aziendali e scolastiche. Rincari in vista anche su libri, giornali, riviste, occhiali e lenti a contatto. Infine, l’aumento dell’Iva riguarderà anche attrezzature e apparecchi terapeutici.

Ci massacreranno, ci ridurranno ai livelli della Grecia!

Roberto Turi – @robylfalco

Pubblicato da Roby

Su "The Nest" trovate notizie reali di cronaca, politica, economia, società, curiosità e altro ancora... Sono uno di voi, una persona a cui piace divulgare varie notizie di interesse comune e lo faccio per passione. La veridicità delle notizie prima della redazione viene verificata attraverso fonti certe di informazione e indagini personali. Qualsiasi violazione il lettore dovesse riscontrare è pregato di avvisarmi via mail e provvederò immediatamente a porre i necessari rimedi. Questo blog non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. - Copyright © 2013 The Nest - By Roby - All Rights Reserved.