Arabi alla conquista dell’Italia col: “cavallo di Troia”!

Il popolo arabo islamico con il loro “cavallo di Troia” conquisterà l’Italia e l’Europa. Lo ha fatto entrare il nostro governo pieno di guerrieri e colmo di denaro…

Arabi alla conquista dell’Italia col: "cavallo di Troia”!

Due miliardi di euro. Questa è la enorme somma che il Qatar sborserà sin da subito per gli investimenti in Italia. A confermarlo al TMNews, è Il ministro del Qatar Hussain Al Abdulla, membro del Qatar Investment Authority e inviato speciale del primo ministro Al Thani.

Nella città di Johor in Malesia, durante l’ottavo World Islamic Economic Forum, il ministro Al Abdulla ha detto: Abbiamo deciso di creare un fondo col governo italiano. A breve, un miliardo di euro da investire nelle piccole e medie imprese e annuncio inoltre che, stiamo creando un altro fondo anche per altri settori, per un totale investimento che si aggira tra i due/tre miliardi di dollari.

Il Fondo Qatar Investment Autority del quale il ministro Al Abdulla è membro esecutivo, avrebbe già pronti 130 miliardi di dollari, da investire nei prossimi 5 anni in 65 progetti.

Arabi alla conquista dell’Italia col: "cavallo di Troia”!

Tra l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani e le limpide acque della Gallura è attrazione «fatale». Già proprietario della Costa Smeralda e co-finanziatore del nuovo ospedale San Raffaele di Olbia, Tamim promette altri 1 miliardo di euro per lo sviluppo del settore turistico della Sardegna, che sembra gli stia particolarmente a cuore, tanto quanto, ha nel cuore l’Islam e il sostegno del Qatar per i ribelli dell’Isis che, Tamim finanzia e sostiene.

Il Fondo del Qatar Investment Authority, sotto la guida di Tamim, quale dirigente del consiglio di amministrazione, ha investito miliardi in imprese britanniche. Oggi, possiede enormi quote della Barclays, Sainsbury’s, e Harrods, detiene altresì una quota del più alto edificio d’Europa, lo Shard London Bridge.

Tutti credo ne abbiamo sentito parlare o ricordiamo di averla studiata a scuola. Il cavallo di Troia è una macchina da guerra che, secondo la leggenda, fu usata dai greci per espugnare la città di Troia. E’ chiaro che, il “cavallo di troia” è l’espediente usato letteralmente per indicare uno stratagemma con cui i Greci riuscirono a penetrare le difese della città, i troiani furono sopraffatti e Troia data alle fiamme.

Ho preso ad esempio questo piccolo stralcio di storia amici lettori, per rappresentare quanto i confini di una Nazione, dovrebbero essere invalicabili o quantomeno controllati a dovere per evitare flussi di persone o di denari, che potrebbero essere pericolosi e destabilizzare l’equilibrio di un popolo e della sua Nazione, estirpando la loro sovranità.

Questo equilibrio è già in pericolo, fondamentalmente tutti i paesi europei sono a rischio, dettato dall’integralismo islamico, persone senza cuore, spietate, stupratori e assassini, nessuna pietà per chi non professa la loro fede. Non è il caso dell’Italia, no, noi gli abbiamo aperto le porte, li accompagniamo nel nostro territorio, ci prostriamo, gli accogliamo dandogli sussidi, sfamandoli, vestendoli e alloggiandoli anche in alberghi se necessario, attendendo con soddisfazione ogni loro richiesta.

Non tutti sono profughi. Qualsiasi reato contestatogli, per i buonisti e la sinistra magistratura, sono reati d’impeto, di indole, sono dei “disgraziati” costretti a fuggire dai loro paesi, dobbiamo noi integrarci, dobbiamo noi capirli e capire la loro cultura che, come insegna la presidente della Camera, Laura Boldrini “è un valore aggiunto, è uno stile di vita che ben presto dovremo seguire”.

Quindi, l’Italia non dovrebbe correre pericoli di attentati. Di fatto, la nostra Nazione è usata come “base” da quel popolo boia, per conquistare l’Europa. In Italia, arrivano, stazionano, pretendono e si organizzano. L’islam si sta espandendo in Italia attraverso una colonizzazione «dolce e non violenta», che parte dal basso e passa attraverso investimenti milionari che arrivano dal Qatar per diffondere la dottrina islamica sull’intero Territorio nazionale.

Ecco il “cavallo di Troia” preparato dai fratelli arabi. il Qatar investirà in Italia per lo sviluppo, acquisendo le nostre imprese e aziende, ponendo le sue mani dappertutto e dettando regole, veti e condizioni. Tra le condizioni già dettate, c’è il fiume di denaro stanziato dagli sceicchi arabi per costruire nuove moschee in Italia. Condizione questa, accettata di buon grado dai nostri governatori! Infatti, già 4 milioni di euro sono stati spesi per l’acquisto di un palazzo a Roma che diventerà moschea e scuola coranica. Altri 2,5 milioni sono stati stanziati nel 2013 per la costruzione di centri islamici a Ispica, Messina, Catania e Comiso, mentre, 3,6 milioni devono essere finanziati e saranno destinati alla creazione di altre 7 moschee.

Dietro al “progetto per lo sviluppo”, c’è la Qatar Charity Foundation, che fondamentalmente, nel suo core business ha proprio quello di finanziare la creazione di luoghi di culto in Italia e l’espansione incondizionata del popolo arabo di fede islamica.

Grazie agli ultimi governi, il “cavallo di Troia” arabo ha già varcato i confini. Non ci resta che attendere il loro sviluppo e la loro espansione!

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Roberto Turi@robylfalco 

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Pubblicato da Roby

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