La donna, dal 7 ottobre era stata ammessa al lavoro esterno in una coop della parrocchia di S. Antonio di Padova sita nelle adiacenze del carcere.
Si tratta di quei permessi regolati dall’articolo 30 ter dell’ordinamento penitenziario, che consente ai detenuti di coltivare interessi affettivi, culturali e di lavoro.
La decisione è stata presa sulla base della relazione del Gruppo di osservazione e trattamento (Got) che fa una sorta di ‘diagnosi’ sul detenuto.