Rione Traiano in pazza per Davide: ‛La camorra ci tutela’ gli assassini siete voi!

Sono oltre 656 gli innocenti uccisi dai killer delle mafie e criminali comuni, tra cui ragazzini in tenera età in braccio ai loro genitori. Non dimentichiamolo…

Rione Traiano in pazza per Davide: ‛La camorra ci tutela’ gli assassini siete voi!!
Davide Bifolco

E’ accaduto. La notte tra il 4 e il 5 settembre 2014,in un quartiere di Napoli, durante un posto di controllo, purtroppo, un giovanissimo carabiniere 22enne, a seguito di un inseguimento, ha sparato al 17enne Davide Bifolco, uccidendolo. Forse ‛alle prime armi’ e privo di esperienza, forse è partito il colpo accidentalmente, forse ha sparato per altri intenti.. forse.. forse..! Ma non posso credere che quel 22enne carabiniere, sia un killer senza scrupoli e senza coscienza.

Come sia potuto accadere, come siano andati realmente i fatti, sarà la Procura a seguito delle indagini a stabilirlo. Se vi è stato omicidio colposo, doloso, o preterintenzionale, il carabiniere 22enne, ne subirà le conseguenze del caso e nei termini di legge.

Di certo non si può rimanere impassibili cari lettori, quando un intero quartiere urla “GLI ASSASSINI SIETE VOI, NON SIAMO NOI, ASSASSINI, ASSASSINI…” manifestando contro la Polizia, ma in senso lato, contro le Forze dell’Ordine.

Riportandovi al secondo titolo del post; mai nulla di simile è stato organizzato nel napoletano contro i killer della camorra, per ricordare le tante vittime innocenti che ha mietuto. Anche loro erano figli di Napoli e dell’Italia intera, anche loro, erano loro figli e anche nostri .

Che strano! I killer delle mafie e i comuni criminali, ammazzano a sangue freddo e non sempre e soltanto le loro vittime designate, ammazzano nelle piazze, nelle vie, di sera, di notte e in pieno giorno, accade spesso, ma nessuno ha mai dichiarato di aver visto o sentito nulla, tutti impegnati a fare altro o immersi in un sonno profondo. Non è questo il caso del Rione Traiano, qui i cittadini sono sempre attenti, vigili e desti, specialmente nelle ore notturne. Infatti quel carabiniere che ha sparato come un Killer, a sangue freddo, mirando al cuore di Davide, alle ore 02.30 di notte, lo hanno visto in tanti, in tanti hanno dichiarato (ognuno con la sua versione) di essere stati testimoni oculari. Mi sorge il dubbio che controllino le forze dell’Ordine, perché loro, devono sapere quali vie sono “libere” e quali invece, controllate dagli agenti o carabinieri.

Orribili e indecenti tra le altre dichiarazioni raccolte, la dichiarazione di un amico della giovane vittima, che ha manifestato la sua preferenza per la camorra “che li tutela al posto dello stato ‛assassino’” – e del fratello della vittima che, con aria minacciosa ha urlato “Quel militare datelo a noi per 10 minuti…” evocando il linciaggio il piazza.

Informatomi un po’ sul Rione Traiano di Napoli che, non gode di ottima salute. Mi sentirei di rivolgere a coloro che hanno rilasciato tali abominevoli dichiarazioni e che tanto odiano le forze dell’ordine, le seguenti due domande: «Avete perso la fiducia che avevate verso le forze dell’Ordine a seguito del fatto avvenuto?» –  «Oppure, siete contro ogni regola dello Stato e, conniventi e protetti dalla camorra?».

Rispecchia il mio pensiero un commento di Pietro Senaldi, pubblicato da Libero Quotidiano:

Prima che del carabiniere di pochi anni più vecchio che ha sparato uccidendolo, Davide Bifolco, il 17enne ammazzato a Napoli mentre fuggiva dalle Forze dell’Ordine, è vittima della sua città. Dove è normale andare in tre su di un motorino privo di assicurazione, come andava Davide alle 2.30 del mattino, è nelle cose girare senza casco ne documenti idonei per la guida e viaggiare sulla sella di un latitante e a fianco di un pregiudicato. Dove forzare un posto di blocco viene ritenuto prassi se non una prova di coraggio e virilità. Napoli è una città che vive al di fuori della legge, i cui abitanti, anche quelli che non sono criminali, tengono abitualmente comportamenti che in altre parti d’Italia non sarebbero tollerati. Peggio, spesso non sono subìti con fastidio, ma accettati con compiacenza come un tratto caratteristico della città, un qualcosa di pittoresco da fare con orgoglio. L’indagine chiarirà se il carabiniere è un assassino, di certo Davide è vittima anche della Napoli che lo piange e lo descrive come il bravo ragazzo che, probabilmente, non era.

Concludendo cari lettori, nonostante lo sdegno, non voglio condannare, ne giustificare alcuno. Ma è vergognoso cavalcare l’onda di una vittima, per rimanere un Rione “senza regole”.

Guarda i video..

Roberto Turi – @robylfalco

Pubblicato da Roby

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